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Endometriosi intestinale profondaEndometriosi intestinale profonda

L’endometriosi intestinale è definita endometriosi profonda quando le lesioni solide si sviluppano per più di 5 mm al di sotto del peritoneo. L’endometriosi intestinale di solito si associa a localizzazioni genitali e colpisce prevalentemente il retto, il sigma, l’appendice e più raramente l’intestino tenue. In letteratura viene indicata la seguente distribuzione di lesioni superficiali peritoneali o profonde: retto (13-53%); sigma (18-47%); ileo o altre porzioni del piccolo intestino (2-5%); appendice (3-18%). In questi tratti la malattia si presenta sotto forma di noduli, sia sulla superficie peritoneale dell’intestino sia sul mesentere. Intorno alle aree di endometriosi, che hanno il classico colorito variabile dal rosso al nerastro, si verifica una reazione retraente di tipo cicatriziale nella parete dell’intestino. Tale reazione può approfondirsi verso l’interno interessando la tonaca muscolare propria, la sottomucosa e la mucosa intestinale (lo strato più interno, che riveste il lume dell’intestino) rispettivamente nel 95%, 38% e 6% dei casi. Le pazienti affette da endometriosi intestinale lamentano, oltre ai tipici sintomi (dismenorrea, dispareunia, infertilità), sintomi gastrointestinali come dischezia, diarrea, stipsi, meteorismo per le modificazioni che ne risultano al lume intestinale che possono culminare in fatti sub-occlusivi o ad una occlusione vera e propria. In questo caso, è richiesto un trattamento chirurgico urgente. La proctorragia, in corrispondenza della mestruazione, è altamente suggestivi per una compromissione profonda, della mucosa intestinale.

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